miércoles, 29 de abril de 2009

Lettera aperta a Barack Hussein Obama – Italiano


Egregio Signor Presidente Barack Obama:

Alcune settimane fa le ho spedito una lettera redatta in spagnolo. Adesso, le mando questa nota in italiano, che contiene concetti molto simili a quelli esposti nella mia precedente missiva. In questo modo, spero che lei mi comprenda meglio. In questo modo, spero che le persone che parlano italiano comprendano meglio le mie argomentazioni, i miei pensieri e suggerimenti.

Nella lettera precedente inziavo facendole i complimenti per il successo della sua campagna elettorale e per la sua nomina. Di seguito, dicevo grosso modo questo:
Lei, signor Barack Obama, sarà il nuovo presidente democratico in questo grande paese del nord del continente americano, e inoltre sarà il primo presidente di origine afro-americana del suo paese. Ciò comporterà, probabilmente, ulteriori difficoltà e allo stesso tempo le permetterà portare avanti orientazioni e posizioni nuove, originali, interessanti, speciali e diverse rispetto a quelle concepite e promosse dai sui predecessori.

Buona fortuna, Signor Presidente, per la sua futura gestione.

A livello personale spero che il suo mandato sia contrassegnato dalla sagacità e dall’intelligenza, e le auguro con tutto il cuore di capire che le questioni monetarie sono alla base delle grandi riforme strutturali e sociali che devono assolutamente essere portate avanti negli Stati Uniti e nel mondo intero.

Nel mio intimo spero che lei chieda ai suoi consiglieri che studino dettagliatamente le possibilità reali di portare avanti alcune delle idee promulgate in Spagna dal Centro Bardina, in relazione a quello che la letteratura anglosassone in materia chiama “book-money”, “telematic money”, “telematic currency”. I suoi assessori e consiglieri potranno trovare senza difficoltà informazioni molto interessanti nel sito ufficiale della suddetta istituzione spagnola; questa documentazione si trova in inglese e spagnolo, così come in altre lingue. Consultare: http://www.bardina.org

Dal mio punto di vista, la moneta telematica è destinata a compiere un ruolo centrale e significativo nella nostra struttura organizzativa sociale, perciò è auspicabile che suddetta questione sia messa con urgenza ai primi posti dell’agenda mediatica e politica.

Ovviamente il mio suggerimento non prevede che venga adottata ad occhi chiusi la proposta originale di Agustí Chalaux. Il progetto originale di questo ricercatore sociale catalano potrebbe essere il punto di partenza, giacché sicuramente ci saranno dettagli da cambiare, o punti da modificare a seconda delle circostanze locali del paese in cui si applichi.

Ah! Signor Presidente, quasi dimenticavo, poiché c’è un altro argomento importante ed inquietante, ovvero l’uso del dollaro nell’economia mondiale. Questa non è una cosa logica e coerente, giacché nello schema attuale ci sono asimmetrie evidenti ed irritanti.

Faccia sì che i suoi assessori si occupino del tema, per il bene dell’umanità e per quello del suo paese.

La soluzione potrebbe essere la creazione di una vera moneta internazionale, per esempio simile, o uguale, a quella del Progetto Bancor, proposto dall’economista John Maynard Keynes.

Ci pensi, signor Presidente. Se sarà lei che intraprenderà una simile iniziativa, potrà controllare la definizione di importanti dettagli soprattutto riguardo al periodo di transizione e alla soluzione finale.

Quindi, se lei comincia questo cambio strutturale, si troverà in una situazione privilegiata per far sì che la transizione sia meno traumatica per tutti. In questo modo, potrà far sì che il suo paese si trovi preparato di fronte alla transizione.

Ci pensi, Signor Presidente. Ad ogni buon conto, la moneta internazionale, svincolata da una divisa nazionale o da un gruppo di divise, prima o poi, è un qualcosa che si imporrà, quindi sarebbe meglio che fosse lei a prendere l’iniziativa.

Ancora una volta, le auguro buona fortuna con la gestione quadriennale come Presidente degli Stati Uniti. È il mio più sincero desiderio.

E volgendo al termine della lettera, la prego di ricevere, Signor Presidente, i miei più sinceri e cordiali saluti.

Juan Carlos Anselmi Elissalde.

No hay comentarios: